Atripalda – Dopo anni di silenzio, l’orologio della Dogana dei Grani è tornato a scandire il tempo della nostra comunità –
Un simbolo identitario e caro ad Atripalda che, grazie al ripristino appena concluso, tornerà ad accompagnare la vita quotidiana con il suo rintocco inconfondibile.
L’orologio, costruito verso la fine dell’Ottocento, è un prezioso manufatto a funzionamento interamente meccanico. Nella memoria collettiva resta viva l’immagine della lunga corda che arrivava fino al piano terra e che serviva per caricare il meccanismo. Negli anni ’70 venne poi adattato ad un funzionamento elettro-meccanico, conservando però il fascino e la tradizione del suo battito originario.
Oggi l’orologio è tornato a suonare regolarmente: i suoi rintocchi segnano le ore e le mezz’ore, dalle 7:00 alle 23:00, con una pausa nel primo pomeriggio, dalle 14:00 alle 16:00, per rispettare le esigenze della vita cittadina – spiega l’amministrazione –
Lello Barbarisi, delegato alla valorizzazione del patrimonio storico-culturale, ha dichiarato:
«È un’emozione profonda riascoltare il battito del tempo nel cuore della nostra città. L’orologio della Dogana dei Grani non è soltanto un meccanismo, ma un frammento vivo della nostra memoria collettiva. Restituirlo agli atripaldesi significa restituire bellezza, identità e continuità con la nostra storia».
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