Atripalda, il sindaco Spagnuolo sul caso tariffe idriche: “Nessun automatismo negli aumenti, i sindaci potevano opporsi” –
ATRIPALDA – Il sindaco di Atripalda, Paolo Spagnuolo, interviene con fermezza sul delicato tema dell’aumento delle tariffe idriche, criticando alcune ricostruzioni mediatiche e smentendo le dichiarazioni di esponenti politici locali e dell’opposizione.
“In seguito al voto contrario espresso in sede EIC (Ente Idrico Campano) da me e da altri tre sindaci – afferma Spagnuolo – ho assistito a ricostruzioni imprecise e valutazioni prive di fondamento, soprattutto da parte di chi, pur sedendo in Consiglio comunale, dimostra una scarsa conoscenza del funzionamento dell’apparato amministrativo”. Il riferimento diretto è al gruppo consiliare di opposizione ABC, accusato dal primo cittadino di “non conoscere l’ABC” delle norme amministrative.
Spagnuolo difende la scelta del voto contrario all’aumento delle tariffe deliberato da Alto Calore lo scorso 31 luglio, dopo l’approvazione del bilancio 2024 avvenuta a giugno: “È falso affermare che in quella sede i sindaci abbiano votato anche per gli aumenti tariffari. Il piano è stato comunicato solo successivamente e non era né previsto né prevedibile nel bilancio, trattandosi di un documento consuntivo e non previsionale”.

Il sindaco precisa inoltre che “non esiste alcun automatismo tra il deliberato Arera del 2023 e il piano tariffario di Alto Calore del 2025”. A sostegno di questa tesi, Spagnuolo cita l’onorevole Stefano Graziano (PD), estensore della legge regionale 15/2015, che in un’intervista al Mattino ha ribadito come i sindaci non fossero vincolati da alcuna scelta obbligata.
Secondo Spagnuolo, il voto contrario ha prodotto due effetti positivi: ha costretto il comitato esecutivo a rinviare l’approvazione al 27 agosto e ha aperto un dibattito pubblico prima assente. “Quello che qualcuno voleva far passare come una formalità estiva – continua – si è trasformato in un caso politico grazie alla mobilitazione della stampa e di molti sindaci”.
Tra i primi cittadini che hanno espresso pubblicamente la loro contrarietà figurano quelli di Aiello del Sabato, Sant’Angelo dei Lombardi, Torella e Lioni. Alcuni, come il sindaco di Senerchia, hanno anche proposto una nuova convocazione dell’assemblea di Alto Calore.
Spagnuolo si toglie anche qualche sassolino dalla scarpa rivolgendosi ai “leoni da tastiera” e lancia una stoccata al consigliere di opposizione Roberto Renzulli: “Non si diventi pecore da tastiera. Chi ci accusa di populismo ignora che il nostro voto ha aperto una discussione e può ancora cambiare le sorti di questo aumento”.
Spagnuolo – conclude – lanciando un appello all’unità dei sindaci: “Il fronte del no si sta allargando. Continueremo la nostra battaglia fino al 27 agosto con l’obiettivo di rivedere un piano che, così com’è, grava ingiustamente sulle comunità”.
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