Partecipata e piena di spunti l’assemblea pubblica che si è tenuta martedì ad Avellino su impulso della Federazione di Sinistra Italiana e della UGS alla presenza di Marilena Grassadonia, responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana
L’assemblea ha visto il coinvolgimento di diverse associazioni, in particolare di Apple Pie Arcigay Avellino promotrice dell’Irpinia Pride, oltre che del segretario provinciale di SI Roberto Montefusco, e tanti erano i giovani presenti. La discussione su diritto e non solo è stata molto ampia e trasversale ed ha fissato alcuni punti essenziali che dovranno essere ribaditi, ad avviso della Grassadonia, anche in un futuro percorso politico di consolidamento del cd. “campo largo”.

Il focus sui diritti civili non deve allontanare, evidenzia la Grassadonia, dai diritti sociali. In particolare, la vicinanza a chiunque subisca delle discriminazioni o, nel nostro paese, non sia in grado di affermare pienamente la propria personalità, la propria dignità, deve essere sempre salvaguardata e le istanze vanno raccolte dal basso, soprattutto dai partiti politici. Bisogna farsi porta voci di istanze che non soltanto nel governo attuale, non sono state più recepite a livello governativo. Il referendum dell’8 e 9 giugno scorso ci ha detto che vi è una sensibilità su alcuni temi, almeno per 14 milioni di cittadini, dalla quale partire.
Sentito l’intervento a più voci di Apple Pie Arcigay Avellino, organizzatrice dell’Irpinia Pride, che ha ribadito l’importanza di un Pride sul territorio, laddove le difficoltà per la comunità Lgbtqia+ sono maggiori e dove spesso il coming out ha delle conseguenze gravi nella stessa famiglia, oltre che nella piccola comunità di residenza. Le piccole comunità, però, sono anche il luogo dove è più semplice avere contatti diretti con le persone e, quindi, è possibile dare informazioni, far conoscere delle realtà che a volte spaventano semplicemente perché ignorate.

Si è parlato anche di famiglie “arcobaleno”, di adozione per coppie omosessuali e del riconoscimento dei figli nati con la gestazione per altri, temi sui quali ancora molto c’è da fare, nonostante l’apertura della Giurisprudenza (anche di recente, nel caso della Corte Costituzionale). I rappresentanti dell’UGS di Salerno hanno sottolineato il ruolo che la scuola può e deve avere rispetto alla sensibilizzazione su temi come l’omofobia o la violenza di genere, con il sostegno di figure professionali in grado di guidare le giovani generazioni in un periodo attraversato da odio ed aggressività.

Qualche giorno fa avevo dato ad un mio articolo il titolo provocatorio “Perchè il 15 giugno dovremmo andare tutti all’Irpinia Pride?” ed a quanto pare la provocazione è andata a segno, visto che non sono mancati i soliti commenti omofobi e pieni di odio. Ebbene, l’assemblea di martedì mi ha convinta ancora di più del bisogno che c’è in questo momento storico di mettere la faccia per i diritti e la dignità di ogni persona!Ed allora ci vediamo domenica, per festeggiare, ma anche per assumersi la responsabilità di una comunità inclusiva e solidale.
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