Sanità in Campania, Piero De Luca: “Abbiamo fatto una rivoluzione. Ora basta tagli dal Governo” –
Avellino – Un forte appello in difesa della sanità pubblica e contro i tagli del Governo è arrivato da Piero De Luca parlamentare Dem, intervenuto ad Avellino in occasione del convegno all’hotel de la ville – “Il paziente anziano fragile nelle urgenze chirurgiche – Proposta di protocollo”, che ha riunito medici, infermieri e professionisti del settore su tavoli tematici dedicati alla cura degli anziani in situazioni di emergenza.
“La Campania ha compiuto una vera e propria rivoluzione in sanità, uscendo dal commissariamento nel 2019 e riportando in pareggio i bilanci delle ASL dopo anni di disavanzi profondi”, ha dichiarato De Luca. “Abbiamo investito 4 miliardi di euro in edilizia sanitaria e sono in partenza 10 nuovi ospedali. La nostra Regione è oggi un’eccellenza per i tempi di pagamento ai fornitori e per la digitalizzazione del fascicolo sanitario elettronico”.
Nonostante questi risultati, De Luca ha denunciato gravi penalizzazioni da parte del Governo nazionale, che secondo il deputato campano ha sottratto 200 milioni di euro dal Fondo Sanitario destinato alla Campania, non ha ancora rimosso i tetti alle assunzioni in sanità e lascia la Regione con un deficit di oltre 13.000 operatori sanitari rispetto al fabbisogno.
In un passaggio particolarmente critico, De Luca ha sottolineato che “le risorse destinate alla sanità in rapporto al PIL sono ai livelli più bassi degli ultimi 15 anni. Non possiamo accettare questo arretramento. Il rischio concreto è di perdere i fondi PNRR già assegnati per case e ospedali di comunità”.
L’intervento si è concluso con un forte appello a livello nazionale: “Difenderemo con forza il lavoro fatto in Campania. Servono scelte politiche coraggiose e un’alternativa di Governo che metta davvero al centro il diritto alla salute: universale, gratuito e accessibile a tutti“.
Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esperti del settore sanitario, sottolineando l’urgenza di un nuovo modello di assistenza per la popolazione anziana e fragile, sempre più centrale nella pianificazione delle politiche pubbliche sanitarie.
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