Full time – PADOVA – AVELLINO 2-2 Marcatori: 9′ Sgarbi (P), 29′ Buonaiuto (P), 30′ Biasci (A), 44′ Lescano (A).
Allo stadio Euganeo di Padova va in scena una gara che, a dispetto del primo quarto d’ora, si trasforma in un’epica battaglia sportiva, dove l’Avellino mostra il volto migliore della sua stagione: grinta, organizzazione e, soprattutto, cuore. Il 2-2 finale racconta solo una parte della storia, perché il match contro il Padova è stato una vera e propria prova di maturità per i ragazzi di Biancolino. Il Padova parte fortissimo e mette subito alle corde i lupi biancoverdi. Al 9’, sugli sviluppi di un corner, è Sgarbi a svettare indisturbato, approfittando di una marcatura troppo morbida di Fontanarosa: è 1-0.
L’Avellino accusa il colpo e pochi minuti dopo rischia ancora con un palo colpito da Buonaiuto, segnale di un Padova aggressivo e dominante.Il raddoppio arriva al 29’: Buonaiuto, ispiratissimo, trova il varco con un sinistro chirurgico dalla distanza che sorprende Iannarilli, troppo statico nell’occasione. Sul 2-0, molti pensano che il match possa chiudersi presto, ma l’Avellino reagisce come una squadra vera. Un minuto dopo, Lescano fa da sponda per Biasci, che di prima intenzione infila Fortin con un destro potente e preciso è 2-1, partita riaperta.Passano pochi minuti e arriva il pareggio al 44’, grande discesa sulla fascia di Missori che serve rasoterra un pallone perfetto a Lescano. L’attaccante argentino, al primo centro in Serie B, non sbaglia: 2-2, rimonta completata prima dell’intervallo e morale alle stelle. Nella ripresa, la gara resta viva. Kumi sfiora il 3-2 con un gran tiro dal limite al 49’, ma Fortin compie un miracolo salvando i suoi. Al 69’, altra occasione enorme per l’Avellino, ancora Lescano protagonista che lavora un gran pallone per Biasci, il cui tiro a giro colpisce la parte alta della traversa. I cambi nel finale mantengono alto il ritmo – entrano Cristetig, Di Maggio, Silva, Simic, Besaggio e Palumbo per dare nuova linfa, e l’Avellino continua a spingere fino all’ultimo. Ma il risultato non cambia. Finisce 2-2, con qualche rimpianto per non aver completato l’impresa.Avellino, c’è una squadra vera dietro il risultato. Il punto conquistato a Padova vale più del semplice numero in classifica. Vale per il morale, per l’identità e per il carattere dimostrato. L’Avellino ha saputo reagire in una situazione di massima difficoltà, sotto di due reti, contro una delle squadre più attrezzate della categoria e in un ambiente caldo.
Il gioco c’è, le idee anche, ma soprattutto c’è un gruppo che non si arrende, che crede nei propri mezzi e che ha ritrovato nei suoi uomini chiave – Biasci e Lescano su tutti – i trascinatori tecnici ed emotivi. Menzione anche per Missori, autore di un assist fondamentale, e per Fortin, che nel secondo tempo ha tenuto a galla i suoi con una parata decisiva. Se questo è l’Avellino che affronterà il resto della stagione, i tifosi possono tornare a sognare – perché le grandi squadre non sono quelle che non cadono, ma quelle che si rialzano sempre. E oggi, l’Avellino si è rialzato da vero lupo.
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