Alloggi comunali – File interminabili questo pomeriggio nella sede dell’Assoservizi in via Ferriera ad Avellino.
Il canone di locazione ha subito un aumento per quegli inquilini che non hanno presentato l’ISEE entro il termine stabilito, ma anche quelli che lo hanno presentato nei termini, hanno registrato aumenti del canone in base al nuovo aggiornamento applicato.
E con l’arrivo degli ultimi bollettini, tanto amara la sorpresa per chi non aveva provveduto in tempo a presentare le documentazioni richieste. La nuova normativa della giunta regionale impone infatti la presentazione del modello ISEE familiare entro il 30 settembre dell’anno. Gli inquilini che non hanno rispettato queste scadenze si trovano ora di fronte ad una brutta sorpresa, con canoni triplicati. Quest’oggi, si sono registrate lunghe file presso l’Assoservizi, dove gli inquilini sono accorsi per integrare la documentazione mancante e per ottenere una riduzione dell’importo richiesto. Resta da comprendere se gli importi per coloro che non hanno presentato la domanda in tempo verranno modificati.
Cosa dice la nuova disciplina per la determinazione dei canoni degli alloggi Erp, all’art. 22?

La Nuova disciplina per l’assegnazione, per la gestione e per la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, specifica quanto la Giunta regionale ha deliberato –
per i canoni degli alloggi ERP – in particolare l’ Articolo 22 – sui
Criteri per la determinazione canone
1. canone di locazione degli alloggi di cui al presente Regolamento è calcolato dagli Enti Gestori quale somma di una quota determinata in funzione delle caratteristiche oggettive degli alloggi e di una quota soggettiva determinata in funzione del reddito ISEE del nucleo familiare degli assegnatari.
2. La quota del canone di locazione che esprime le caratteristiche oggettive degli alloggi è determinata secondo i criteri e con le modalità previste dall’Allegato A) al presente Regolamento e si ottiene moltiplicando il risultato per il coefficiente che è fissato in misura pari a 0,314.
3. La quota del canone di locazione che esprime la capacità reddituale del nucleo familiare dell’assegnatario è determinata in funzione dell’ISEE e si ottiene, elevando ad 1,6 il valore dell’ISEE dell’assegnatario e dividendo il risultato per 50.000.
4. Il canone di locazione è fatto pari alla somma della quota oggettiva, determinata ai sensi del precedente comma 2, e della quota soggettiva, determinata ai sensi del precedente comma 3.
5. II valore del canone di locazione non può essere inferiore ad €.0,35 per mq di superficie catastale come risulta dagli atti dell’Agenzia delle Entrate-Territorio e, in ogni caso, il suo valore massimo non può essere superiore al (15%) quindici per cento del valore delltISEE del nucleo familiare dell’assegnatario.
fonte: http://burc.regione.campania.it
6. Nel caso in cui il canone di locazione, determinato ai sensi del presente Regolamento, risulti superiore ad € 25,00 mensili e l’assegnatario possieda un reddito ISEE fino ad € 1.000,00, il canone di locazione, per la parte eccedente i 25 Euro, può essere ridotto di € 10,00 per ogni componente del nucleo familiare a carico.
7. La Giunta Regionale si riserva, con cadenza biennale, di effettuare eventuali aggiornamenti dei criteri di determinazione dei canoni.
8. Gli assegnatari degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica sono obbligati a consegnare agli Enti Gestori l’ISEE e ogni altra documentazione necessaria per la determinazione del canone di locazione entro il 30 giugno 2020 per il primo anno e non oltre il 30 settembre dei bienni successivi. 9. Gli Enti Gestori provvederanno, con cadenza biennale, all’aggiornamento del canone di locazione sulla base delle mutate caratteristiche oggettive degli alloggi e delle mutate condizioni reddituali dell’assegnatario, risultanti dall’ISEE.
10. Agli assegnatari che non rispettano l’obbligo di consegna della documentazione di cui ai commi precedenti è applicato un canone pari a tre volte la quota determinata secondo i criteri e con le modalità previste dall’ Allegato A) al presente Regolamento.
11. All’atto della consegna, gli Enti Gestori determinano il canone di locazione sulla base della documentazione tardivamente prodotta dall’assegnatario e provvedono ad effettuare i dovuti conguagli esclusivamente per i mesi dell’esercizio in cui è stata prodotta la documentazione.
12. La mancata consegna della documentazione, di cui al comma 8, protratta per due annualità consecutive determina la decadenza dell’assegnazione di cui all’articolo 13.
13. La Regione Campania si riserva, all’esito del monitoraggio effettuato sulla base della documentazione acquisita entro il 30 giugno 2020, di modificare, sentito l’Osservatorio sulla Casa, i criteri di cui ai commi 2 e 3 del presente articolo.
“IL FUTURO DEL CANONE: STRATEGIE PER UNA GESTIONE SOSTENIBILE”
Gli aumenti dei canoni di locazione possono essere visti come un’attacco alla giustizia sociale. Molti inquilini potrebbero trovarsi in difficoltà economiche e non avere la possibilità di presentare l’ISEE per motivi vari, come problemi di salute ecc. Triplicare il canone non solo penalizza queste persone, ma crea una nuova forma di vulnerabilità. Somme a volte considerate troppo alte in relazione allo stato di incuria e fatiscenza degli alloggi, un esempio tra tutti i prefabbricati pesanti per i quali da tempo è stato avviato l’iter per l’abbattimento. Tuttavia anche i nuovi alloggi non sono esenti da critiche con continui allagamenti, muffe e umidità, fanno registrare spesso un diffuso malcontento da parte degli assegnatari.
La politica di aumento dei canoni rischia di rendere l’abitazione inaccessibile per molti. In un contesto già difficile, dove i salari non sempre seguono l’andamento dei costi della vita, queste misure possono spingere le famiglie verso l’emarginazione. È essenziale trovare soluzioni che garantiscano la stabilità abitativa.
È importante considerare se gli inquilini fossero stati sufficientemente informati riguardo ai requisiti e alle scadenze.
Triplicare i canoni di locazione o aumentarli può non essere sostenibile per le famiglie, spingendole verso l’indebitamento o l’impossibilità di pagare. Questo può generare un ciclo di crisi economica, che colpisce l’intera comunità, non solo gli inquilini.
In conclusione, è indispensabile affrontare questi aumenti con una visione che tenga in considerazione le realtà economiche di tutti gli inquilini, promuovendo un approccio più equo e solidale.
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