Atripalda – Alcuni giorni fa, al comune di Atripalda si è recata la Guardia di Finanza per fare richiesta di alcuni documenti, su richiesta della Corte dei Conti, per approfondimenti, i documenti in questione sono relativi alla municipalizzata Acm. La richiesta e l’approfondimento da parte della GDF, è partito dopo un esposto. La notizia, di due possibili inchieste in atto al comune di Atripalda, era stata pubblicata e resa nota da alcune testate locali. Così il sindaco Paolo Spagnuolo, ha voluto, con un videomessaggio, pubblicato sul proprio profilo Facebook, fare chiarezza e spiegare la vicenda nel dettaglio.
“Sarebbero in corso due inchieste con delega alla Guardia di Finanza, su attività amministrative al comune di Atripalda. Occorre fare una serie di precisazioni – dichiara il sindaco Spagnuolo – Nessuno è a conoscenza di inchieste, né gli uffici né la parte politica – c’è stato un ingresso qui al comune della Guardia di Finanza, volto semplicemente all’acquisizione di documenti. Si tratta di documenti tutti pubblicati sulle sezioni trasparenza sia del Comune che della società Acm. La richiesta della Guardia di Finanza – continua il sindaco – è avvenuta sulla base di un esposto sottoscritto da una persona che al momento è sotto processo per diffamazione, sulla base di uba querela presentata da me e dal vicesindaco Landi. Ho letto in un recente articolo di stampa, che le accuse sembrerebbero confermate, è assolutamente falso – chiosa Spagnuolo – perché i documenti richiesti e preparati dal personale negli uffici, non sono stati ancora ritirati, dunque l’attività di approfondimento non è ancora iniziata da parte dell’autorità competente. Mi auguro che questi documenti siano presto ritirati ed analizzati, perché siamo certi della linearità e della legittimità del nostro lavoro e degli uffici che si sono mossi su nostro indirizzo. Evidentemente c’è il tentativo da parte di un’opposizione frustrata che, di fronte all’attività amministrativa effettuata in due anni, ed ai risultati visibili, non riesce a fare opposizione sugli atti amministrativi e cerca fare illazioni. Siamo di fronte “a falli di frustrazione”. Infine – conclude il sindaco – chi dovesse abusare dell’uso dei social deve essere a conoscenza, che per la fase in cui siamo, potrebbe essere passibile di querela. Perché non si può contribuire ad inquinare l’immagine di persone serie ed oneste, e di una comunità altrettanto seria ed onesta”.
continua su Avellino Zon Incendio di stanotte ad Avellino, Arpac monitora presenza di diossine e amianto