Irpinia – Da ormai fin troppi mesi, ben 32 comuni dell’Irpinia si trovano ad affrontare un problema di gran rilievo, la rottura della conduttura idrica di Castelfranci.
Molte sono le famiglie, le imprese e le attività che risentono di questo problema; in alcuni casi i comuni irpini si trovano addirittura costretti a dover chiudere le scuole. Ma la difficoltà non si ferma qui; secondo alcune ricerche effettuate in queste ultime settimane l’Irpinia sta perdendo enormi quantità di acqua anche quando ne viene richiesta la sospensione.
Per dar voce a questo problema, il sindaco di Sturno Vito Di Leo lo scorso mercoledì ha convocato un assemblea nel suo stesso comune con consiglieri regionali ed i sindaci dei comuni limitrofi per far fronte alla questione.
Con questa assemblea i comuni hanno richiesto al Presidente della regione Campania di sostituire un tratto della condotta DN800, trattasi all’incirca di un tratto di un km e mezzo per prevenire il problema della perdita e della carenza d’acqua che colpisce approssimativamente centomila abitanti della provincia di Avellino, l’importo richiesto si aggira pressappoco tra i due e i tre milioni di euro di stanziamento, cifra sostenibile a parere del sindaco Di Leo, informazione che ha riportato anche in un intervista la scorsa settimana al TGR.
L’Irpinia ormai affronta questo problema non solo in questi ultimi mesi, ma anche nelle estati precedenti, una difficoltà data dalle tubature ormai desuete; ora si lancia l’appello alle autorità competenti.
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