Ecco la nota di Libera Avellino: “Salve,
siamo i volontari e le volontarie di Libera Avellino e quotidianamente costruiamo percorsi di antimafia sociale, percorsi di giustizia e legalità. Crediamo fortemente nelle istituzioni, nutrendo per esse un profondo rispetto ed è proprio per questo che a loro rivolgiamo un appello accorato.
In questi mesi il sistema dei beni confiscati, punto cardine della lotta alla criminalità organizzata, ha subito una serie di attacchi a livello Nazionale. È sempre più evidente che parte delle istituzioni e del mondo della politica stia cercando di indebolire tale sistema e di renderlo sempre meno efficace. Consideriamo tutto questo fortemente preoccupante.
Vorremmo innanzitutto sottolineare come il sistema dei beni confiscati, nel corso degli anni, si è dimostrato un esempio virtuoso di come si possa costruire una visione alternativa della nostra società, ribaltando completamente lo stato delle cose. Infatti, quelli che erano dei veri e propri simboli del potere camorristico e mafioso, si sono trasformati in simboli di partecipazione, di condivisione, simboli di un’economia sana ed alternativa. Insomma, il sistema dei beni confiscati rappresenta il centro della lotta alla camorra perché ha invertito il paradigma e ha dimostrato come una società alternativa sia davvero possibile.
I beni confiscati rappresentano una speranza per quelle generazioni che non vogliono rassegnarsi al malaffare, al clientelismo e all’idea che la criminalità organizzata non sia contrastabile. Rappresentano l’impegno quotidiano dei volontari e delle volontarie di Libera nel costruire percorsi migliorativi della nostra società e, in molti casi, diventano porto sicuro per tante e tanti ragazzi che si sentono persi o che hanno smarrito la loro strada.
Viviamo le vicende che hanno portato allo scioglimento per infiltrazioni camorristiche di due comuni della nostra Irpinia con profonda preoccupazione, ma anche con la consapevolezza che sia arrivato il momento, per le istituzioni, di farsi carico delle loro responsabilità sui temi dell’antimafia. Approvare il regolamento sui beni confiscati, proposto dal Consigliere comunale Francesco Iandolo, significherebbe prendersi questa responsabilità e soprattutto schierarsi in modo netto. L’approvazione del regolamento consentirebbe di lanciare un messaggio di speranza tutte e tutti insieme. Significherebbe dimostrare agli attivisti e le attiviste di Libera che ogni giorno lavorano sui territori, che le istituzioni sono dalla loro parte. Si muoverebbe un primo passo per costruire insieme una regolamentazione sana ed efficace, di cui non potremmo fare a meno qualora ci trovassimo in futuro di fronte alla possibilità di gestire un bene confiscato nella nostra città.
Crediamo nel ruolo decisivo che le istituzioni possono avere nel dare una visione prospettica e ad ampio raggio della nostra città. Avellino è una città che deve avere la forza di mostrarsi Libera da qualsiasi tipo di dinamica camorristica. La battaglia contro la criminalità organizzata si conduce quotidianamente nelle strade, nelle scuole, nei beni confiscati e noi speriamo vivamente che le istituzioni questa battaglia quotidiana la vogliano condurre con noi fino in fondo”.
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