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Nuove uscite musicali: arrivano le Canzoni a strofinaccio dei Makardia

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Nuove uscite musicali – È uscito ieri il nuovo album dei Makardia, gruppo irpino guidato da Filomena D’Andrea e composto da Virginio Tenore ed Enzo Perna, dal titolo “Canzoni a strofinaccio”, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il disco è stato registrato presso il Melisma Recording Studio di Antonio Pannese, ad Ariano Irpino.

Lo ha annunciato qualche giorno fa su Facebook proprio Filomena D’Andrea, voce del gruppo, scrivendo che “è un regalo per chi vorrà ascoltarmi, ma anche un regalo che faccio a me stessa perché sono grata alle parole che metto insieme, che mi aiutano a dare voce ai luoghi e alle persone che abito”. Al primo ascolto la sensazione è proprio quella di un omaggio all’Irpinia, ma anche all’immaginario che questa terra si porta dietro. La stessa copertina, con le illustrazioni di Domenico Lettera, ha in sé tutta magia di un frammentato microcosmo del nostro entroterra, con oggetti che sono insieme storia e fantasia.

Il gruppo nasce nel 2011, ritagliandosi col tempo una fetta sempre più consistente di pubblico e con la recente interpretazione (nel 2023) di Passione nella colonna sonora di Napoli Milionaria e la partecipazione poi (nel 2024) alla colonna sonora della seconda stagione della serie tv Vincenzo Malinconico avvocato d’insuccesso, sempre per la Rai, si conferma una realtà di spicco nel panorama musicale italiano.

Sedici canzoni, anzi “pezzi”, come ci ha tenuto a sottolineare Filomena evidenziando che “sono frammenti di noi, di chi le scrive, le canta, le suona, di chi le ascolta e se le cuce sulla propria vita”. Così si passa da Paesanella d’amore, che ha il sapore di un canto di Roberto De Simone, a Lo specchio antico, in cui i suoni si fanno più potenti e cadenzati, come in un rito tribale dedicato alla terra e all’uomo. Ne L’inferno di Orfeo la voce di Filomena D’Andrea si fa orgogliosa e decisa, come accade in ogni live del gruppo in cui la cantautrice racconta al pubblico una storia, che ha insieme del mitologico e del folkloristico. Molto simpatico l’accento simulato da Filomena ne “La nona di Betoven”, un gioco di note e parole che riporta ai testi della Ferri. C’è anche una Tarantella irpina e chiude l’album una suggestiva “Abra Ka Dabra” che sicuramente balleremo nei prossimi concerti del gruppo!

La scelta, coraggiosa ed identitaria, di non lasciare il dialetto, fa dell’album un piccolo gioiello di antropologia culturale e riempie di orgoglio chi (pur amando la canzone napoletana e il dialetto per eccellenza della canzone italiana) riscopre la musicalità e la potenza di termini consueti irpini. Lo stesso “strofinaccio” che dà il titolo all’album ci riporta inevitabilmente alle nostre nonne, pur nascondendo un significato ben più profondo “nato come termine dispregiativo che sta a indicare la sua antica realizzazione (spesso con stoffa grossolana o riciclata, ad esempio recuperando lenzuola rovinate), lo strofinaccio dice Filomena è un pezzo fondamentale dai mille usi, soprattutto in cucina. Chiamato nel Sud Italia anche ‘mappina’, quando è fatto di canapa è un canovaccio, ed ecco che si apre un nuovo sipario. Per iperbole, persona o cosa ridotta un po’ male. Stropicciati, strizzati, ammappusciati ritroviamo l’essenza delle cose belle”.

E allora buon ascolto, anche dal vivo. Troverete infatti i Makardia e Filomena D’Andrea il 4 gennaio prossimo alle Sponz Viern di Vinicio Capossela a Calitri (AV).

Ecco il link diretto per ascoltare il nuovo album ⬇️

https://youtube.com/playlist?list=PLUCp2neo5TG_PD8RkZ4IYpa0mV2PPl9q5&si=e2htAvEnyexKa1-y

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