AVELLINO – È iniziato alle 16.30 il Consiglio comunale di oggi, giovedì 12 giugno, subito acceso dagli interventi legati alla presentazione dei tre nuovi assessori da parte della sindaca Laura Nargi. I nuovi assessori: Assuntina Iannaccone, avvocato, già con esperienze amministrative, nominata assessore al Patrimonio, Transizione Ecologica ed Energetica; Simona Accomando, già con esperienza negli enti locali, nominata assessore al Personale, Trasparenza e Contenzioso e Antonio Vecchione, esperto di comunicazione e marketing, nominato assessore alla Cultura e al Marketing Territoriale. A rompere subito il ghiaccio, la risposta immediata in tono critico e diretto, del consigliere di opposizione Antonio Gengaro, che ha messo in discussione le scelte politiche e amministrative dell’amministrazione comunale.
Gengaro ha subito puntato il dito contro la frammentarietà della squadra di governo – affermando – “Quella presentata oggi è una mezza giunta. È la terza dall’insediamento della sindaca, e ancora non è passato nemmeno un anno. Questo è un segno evidente di instabilità”.
Il consigliere ha poi incalzato la sindaca sul fronte urbanistico, definendo “invasiva e incontrollata” l’attività edilizia nella città – “Ad Avellino tre o quattro costruttori fanno quello che vogliono. Le zone B e C sono ormai fuori controllo, non esiste un piano di contenimento. La città è in mano a interessi forti e il Comune sembra incapace di governare i processi”.
Tra i passaggi più tesi, quello sulle nomine degli assessori. Gengaro sull’assessora Simona Accomando, già dirigente nel Comune di Monteforte Irpino, sciolto per infiltrazioni camorristiche: “Non voglio accusare nessuno, ma vi siete accorti di nulla durante quei percorsi? Monteforte è stato sciolto per fatti gravi, e qui ad Avellino bisogna avere gli occhi ben aperti”.
Altro nodo sollevato da Gengaro è la decisione della sindaca di nominarsi presidente del Piano di Zona Sociale: “C’è un pronunciamento dell’ANAC su casi simili. La carica di sindaco potrebbe essere incompatibile con quella di presidente del consorzio. E comunque, non può essere tutto accentrato: servono indirizzi condivisi e un programma chiaro per i servizi sociali”.
La replica della sindaca Nargi: “Ho voluto prendere in mano le redini”
La risposta della prima cittadina non si è fatta attendere. Nargi ha rivendicato la sua scelta di assumere la presidenza del Piano di Zona come “atto politico necessario per comprendere a fondo il funzionamento dell’ente consortile”, precisando di aver chiesto un parere formale al segretario comunale (Dovetto), che ha escluso l’incompatibilità.
“In questa fase era fondamentale una guida politica. Voglio sapere cosa succede nei servizi sociali, e poi discuterne in quest’Aula, coinvolgendo tutta la città” – ha dichiarato.
Sulle nomine contestate, la sindaca ha difeso con fermezza gli assessori: “Sono persone specchiate, scelte proprio per affrontare le questioni di legalità, trasparenza e anticorruzione. Non le ho nominate a caso”.
continua su avellino zon Il sindaco Laura Nargi annuncia i primi tre assessori della Giunta: “Scelte tecniche per far ripartire subito la macchina amministrativa”







