Atripalda – Le strade e gli angoli nascosti, spesso lontani da occhi indiscreti, sono diventati purtroppo luoghi prediletti per lo smaltimento illegale di rifiuti. Questo comportamento dannoso minaccia l’ambiente locale, la salute dei cittadini e l’immagine stessa della città. Focalizzando l’attenzione su due punti critici, celati dalla vegetazione o paradossalmente in piena vista, emerge la cronica problematica.
A settembre 2021, infatti, i volontari di “Voglio un mondo pulito” liberarono il parcheggio adiacente al fiume in via s. Lorenzo, ad Atripalda, esprimendo la speranza di implementare i sistemi di sorveglianza per monitorare le azioni dei trasgressori notturni. Più o meno nello stesso periodo, l’intervento dei volontari si estese fino allo stadio comunale Valleverde, alle cui spalle, in una strada sterrata, si rivelò una triste realtà, con una discarica a cielo aperto, fatta di elettrodomestici, stoffe e cemento. Tuttavia, due anni dopo, poco è cambiato.
Il verde a ridosso del fiume continua ad essere un deposito di spazzatura comune, mentre di fronte, fra le nuove costruzioni, si accumula un altro costante e crescente mucchio di rifiuti.
Nonostante gli sforzi delle autorità locali nella sensibilizzazione e promozione della corretta gestione dei rifiuti, emerge la necessità di ulteriori azioni. L’aggiunta di ulteriori cestini pubblici, l’implementazione di telecamere o foto trappole per identificare e perseguire i responsabili, rappresentano passi cruciali per la risoluzione di questo problema che dura e si ripete ormai da anni.
La Legge 137/2023 regola le Nuove norme per contrastare l’abbandono di rifiuti
Dal 10 ottobre 2023 infatti, anche l’abbandono di rifiuti effettuato da parte di comuni cittadini costituisce, al pari di quello posto in essere da enti o imprese, un reato. La legge del 9 ottobre 2023 n.137 ha infatti riformulato le punizioni previste dall’articolo 255 del DLGS 152/2006 a carico di chiunque abbandoni rifiuti in luoghi pubblici, passando da una semplice sanzione amministrativa ad un’ammenda molto più sostanziosa. L’educazione continua alla sostenibilità emerge infine come unica chiave per modificare comportamenti e costumi, preservando la natura e la città per le generazioni future. In questo contesto la comunità è chiamata a promuovere la responsabilità collettiva, affrontando con determinazione la sfida per mantenere Atripalda pulita e sostenibile.
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