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Servizio Civile Universale: un mese di tempo per candidarsi al nuovo programma Io non rischio

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Le domande potranno essere presentate fino alle ore 14 del 15 febbraio 

Infografica. Card con logo Io non rischio e la scritta Servizio Civile Universale 2024-2025. Al centro logo Servizio Civile Universale circondato da pittogrammi che rappresentano il rischio terremoto, il rischio alluvione, il rischio maremoto, il rischio vulcanico e il rischio incendi boschivi.

Anche quest’anno la campagna Io non rischio rientra tra i progetti di servizio civile selezionati dal Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio Civile Universale. “Io non rischio 365: buone pratiche di protezione civile 2”, promosso da Anpas in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile e Fondazione Cima, prevede la partecipazione di 32 volontari che, per 12 mesi, saranno coinvolti nelle diverse attività di informazione, sensibilizzazione e riduzione del rischio che sono il cuore della campagna.

Ragazze e ragazzi potranno candidarsi fino alle ore 14.00 del 15 febbraio 2024 attraverso la piattaforma DOL-Domanda on line raggiungibile all’indirizzo: https://domandaonline.serviziocivile.it, scegliendo uno dei tre progetti disponibili:

  • “Io non rischio 365: la comunicazione 2” prevede la selezione di 8 volontari – 6 da impiegare nelle sedi del Dipartimento a Roma e 2 presso la Fondazione Cima a Savona – che contribuiranno alla diffusione delle buone pratiche di protezione civile online, sui media e sulle piattaforme social;
  • “Io non rischio 365: il volontariato 2” è rivolto a 10 volontari da impiegare in diverse sedi Anpas in Toscana in attività di informazione alla popolazione sui temi della prevenzione, sulla conoscenza dei rischi legati al territorio e sui comportamenti da adottare per ridurne gli effetti;
  • “Io non rischio 365: la popolazione 2” punta a coinvolgere 14 ragazze e ragazzi nelle attività di pianificazione partecipata in diversi comuni abruzzesi: un’attività promossa da Anpas per rendere i cittadini protagonisti attivi del Sistema di protezione civile locale.

Il servizio civile permette di vivere un’esperienza di arricchimento personale e professionale offrendo il proprio tempo a favore della comunità. Ragazze e ragazzi selezionati, infatti, potranno contribuire direttamente alla campagna nazionale e sperimentare da vicino le attività del Sistema di protezione civile, confrontandosi con chi è impegnato quotidianamente nel campo delle attività di previsione, prevenzione ed emergenza e con il mondo del Volontariato organizzato di protezione civile, risorsa fondamentale del Servizio nazionale.  

Possono partecipare al servizio civile tutti i giovani tra i 18 e i 28 anni di età che abbiano la cittadinanza italiana o di una degli altri Stati membri dell’Unione Europea o di un Paese extra Unione Europea, purché regolarmente soggiornanti in Italia. Per maggiori informazioni sui progetti afferenti al programma “Io non rischio 365: buone pratiche di protezione civile 2” è possibile consultare le schede relative ai tre progetti sul sito www.protezionecivile.gov.it o su www.iononrischio.gov.it.

continua su Avellino Zon DETENUTO ORIGINARIO DI AVELLINO MUORE NEL CARCERE DI CATANZARO

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Marika Cifiello
Marika Cifiellohttp://www.avellinozon.it
Sono Marika Cifiello nata ad Avellino. Giornalista pubblicista, iscritta all'Ordine della Campania,attualmente Caporedattrice per la testata online Avellino Zon e collaboro a richiesta con altre testate presenti sul territorio. Da sempre interessata alla lettura e alla psicologia, sempre attiva ed impegnata nel sociale, volontaria negli anni in varie associazioni, Fare Verde per l'ambiente, Centro Autismo dove seguivo dei ragazzi della provincia avellinese. La passione per il giornalismo d'inchiesta mi ha spinto verso le prime esperienze in una emittente televisiva locale, poi in varie testate giornalistiche locali. Istintivamente attratta dalle notizie di stretta attualità, coniugo la capacità di reperire notizie in prima persona ad una naturale predisposizione e sensibilità che, negli anni, mi ha permesso di vivere attivamente alcuni dei fatti più eclatanti rimasti impressi nel territorio irpino.
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