Avellino – Da ieri mattina Gianluca Festa, l’ex sindaco di Avellino è agli arresti domiciliari insieme ad altre due persone, l’ex dirigente comunale Filomena Smiraglia e l’architetto Fabio Guerriero. Martedì prossimo si troverà ad affrontare l’interrogatorio di garanzia, con il Gip del Tribunale di Avellino, Giulio Argenio, lo stesso magistrato che ha firmato l’ordinanza cautelare su richiesta del procuratore capo di Avellino, Domenico Airoma.
D. Avvocato Petrillo cosa può dirci in merito alle ultime vicende e sulle ultime notizie che abbiamo appreso ieri in città e soprattutto sui video che sono stati diffusi?
R. Cosa posso dire? Posso dire che stiamo valutando gli atti, stiamo acquisendo le varie informative che sono poste a sostegno delle ordinanze cautelare e ci siamo anche meravigliati di vedere già pubblicati addirittura sulle TV nazionali ieri mattina intorno alle 11:30. i video tratti da queste informative che secondo gli inquirenti ritrarrebbero il sindaco mentre sottrae gli elementi utili alle indagini. Questa è una circostanza che ci ha molto colpito e molto meravigliato. Perché ciò è avvenuto prima che il difensore del sindaco avesse nella propria disponibilità, non solo l’ordinanza di studiare, ma anche le informative di reato che ci sono state rese disponibili solo ieri, nel primo pomeriggio. In ogni caso reputiamo che questa pratica , ciò che è avvenuto ieri, sia in contrasto con la normativa dell’Unione Europea. Normativa che abbiamo recepito a settembre dello scorso anno , e che fa divieto di rappresentare gli indagati quando ancora non è stata accertata la loro responsabilità, come certamente colpevoli di un fatto di reato. Cosa che nello specifico è avvenuto con il sindaco Festa.
D. In base a questa vicenda ( di divulgazione video) come sarà la vostra linea difensiva?
R. Noi il martedì prossimo, quando con ogni probabilità saremo convocati dal Gip per l’ interrogatorio di garanzia, spiegheremo il nostro punto di vista e espleteremo la nostra linea difensiva, che peraltro è ancora in formazione perché attendiamo – conclude l’avvocato Petrillo – di visionare questi famosi filmati.
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