“Non più di venti giorni fa – ha aggiunto D’Agostino – nell’Istituto penitenziario di Ariano si sono verificati disordini che hanno messo a repentaglio l’incolumità del personale operante, impegnato ad evitare l’introduzione nella casa circondariale di telefoni cellulari destinati ad alcuni detenuti”.
“Questi fenomeni sono diventati troppo frequenti e quasi sempre scaturiscono dalla scarsa dotazione organica dell’Istituto. Faccio appello al Ministro della Giustizia – chiude D’Agostino – affinché valuti l’opportunità di elevare la classificazione dell’Istituto penitenziario portandolo al primo livello di sicurezza, così da poterlo dotare del personale necessario ad un suo sicuro ed efficace funzionamento”.
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