In occasione del 79° Anniversario della Liberazione l’Amministrazione comunale di Grottaminarda organizza il convegno: “Agire l’antifascismo a partire dal 25 aprile per rendere la Liberazione un nuovo inizio” con la presentazione del libro del Professor Annibale Cogliano: “Lo Squadrismo Irpino e il caso Battista-Buttazzi”.
Appuntamento alle ore 10:00 di giovedì 25 aprile nella Sala Consiliare Sandro Pertini di Grottaminarda.
Previsti i saluti del Sindaco, Marcantonio Spera, della Presidente del Consiglio Comunale, Virginia Pascucci e dell’Assessora alla Cultura e agli Eventi, Marilisa Grillo.
Interverranno Gioele Lepore, Vicepresidente del Forum dei Giovani di Grottaminarda, Mimmo Limongiello, Presidente provinciale AUSER e Vicepresidente ANPI e naturalmente l’autore, Annibale Cogliano, Storico e Scrittore. Modererà l’incontro la Giornalista Monica De Benedetto.
« Ci è sembrato opportuno sottolineare una data importante come quella del 25 aprile – afferma l’Assessora alla Cultura, Marilisa Grillo – attraverso il libro del professore di Storia e Filosofia, Annibale Cogliano, che racconta una pagina dolorosa della nostra storia locale e che rende bene l’idea della prepotenza e della violenza gratuita dei fascisti; delle becere intimidazioni e profonde ingiustizie vissute da chi si dissociava da quel modo di fare e di pensare in particolare da chi difendeva operai e contadini.
Non a caso abbiamo voluto la presenza dei ragazzi del Forum dei Giovani, per far sì che le nuove generazioni diano il giusto valore e significato alla Festa della Liberazione. Allo stesso modo invitiamo la cittadinanza a partecipare».
Il volume “Lo squadrismo irpino e il caso Battista Buttazzi” fa una ricostruzione attenta di un episodio accaduto ad Avellino il 21 maggio del 1923 quando i fascisti misero a ferro e fuoco il capoluogo. Gli squadristi capeggiati da Tommaso Labia, studente della Scuola Enologica, provocarono Ciro Zeccardi e Lazzaro Battista e li aggredirono; Zeccardi venne accompagnato in questura, Battista annunciò di voler querelare gli aggressori. Poi la tragedia: Zeccardi si presentò in questura annunciando la morte di Buttazzi, colpito, a suo dire da tre colpi di rivoltella sparati da Lazzaro. Da li cominciò l’aggressione degli squadristi che chiesero la chiusura dei negozi per lutto, incendiarono suppellettili fino a giungere al Circolo dei ferrovieri. In tutto furono cinque le vittime di queste azioni violente.
Cogliano racconta anche altri episodi attraverso i quali distingue le diverse tipologie di squadrismo ma soprattutto analizza lo squadrismo irpino e del Meridione, molto diverso da quello del nord.
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